Continuano gli appuntamenti con il Bardo nel quattrocentenario della sua morte. Franco Branciaroli riporta Macbeth al Piccolo Teatro.
Franco Branciaroli torna ad affrontare uno dei personaggi più neri della tradizione shakespeariana, vent'anni dopo la messa in scena del dramma ad opera di Giancarlo Sepe, nella quale l'attore aveva già indossato i panni dell'usurpatore scozzese. Macbeth sarà in scena al Piccolo Teatro di Milano dal 18 ottobre al 6 novembre.
Shakespeare scrive Macbeth in un momento di grande crisi per l'Inghilterra: l'anziana Elisabetta I è morta senza eredi e sul trono è salito un re che proviene da un altro paese. Questa incertezza traspare chiaramente in un testo nel quale, molto più che in altri, il vero motore dell'azione sono il caos, l'irrazionale e il sovvertimento dell'ordine sociale.
Branciaroli cala quindi il suo Macbeth in un mondo distopico, in una Scozia spaventosa nella quale la violenza diventa un valore e ogni traccia di umanità viene eliminata. In questo scenario da incubo la seduzione del potere corrompe l'anima di un uomo probo ed apre le porte alla depravazione che sconvolgerà il regno. Ogni regola sociale viene sovvertita: l'amicizia, il rispetto per il potere costituito, finanche il patto matrimoniale vengono spazzati via dal Male che si nutre dell'ambizione di Macbeth.
Personaggi iconici del testo sono le Tre Streghe, incarnazione del sovrannaturale, dell'irrazionale; ma la perdizione del protagonista avviene anche e soprattutto ad opera di Lady Macbeth, che ha il volto di Valentina Violo, donna che contribuisce al caos negando la sua stessa natura, la sua femminilità. In questa coppia destinata alla sterilità, l'usurpatore Macbeth diventa il parto mostruoso della sua altrettanto raccapricciante moglie.
Rompendo ogni legame con il mondo retto da ordine morale e leggi naturali, il superuomo-Macbeth cade in una inevitabile spirale di solitudine. Perde ogni cosa: amore, amicizia, senno, perfino la sua stessa umanità e verrà sconfitto, prima ancora che dal vendicatore McDuff, dal mondo irrazionale creato dalla sua trasgressione.
Oggi come nel XVII secolo, la seduzione del potere è un tema di grande attualità, i cui effetti – seppur visti in una doverosa prospettiva – riempiono quotidianamente le pagine dei giornali. Dalla Scozia medievale, passando per l'Inghilterra giacobina fino ad arrivare all'Europa contemporanea, nell'animo umano da sempre si agitano spettri minacciosi e distruttori.
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